Un esprit libre
Miró godeva già di una reputazione internazionale quando nel 1956 si trasferisce a Maiorca, dove resterà fino al 1981 (morirà due anni più tardi). Forte di questa maturità, e guidato da una sorta di libertà creatrice, nei 25 anni che passa nel suo atelier nella nota isola delle Baleari non fa altro che sperimentare. Elabora, o meglio, raffina il suo linguaggio personale: le forme elementari diventano veri e propri segni, si abbandona al potere espressivo del gesto nonché alle suggestioni della materia.
Gli spunti che fanno capolino nel suo universo sono i più eterogenei, ma tutti fortemente connotati: l’arte rupestre di Altamira, così come il romanico, i paesaggi catalani e la figura di Gaudì. Ma non vanno dimenticate le suggestioni che provengono da Oriente, il ruolo della poesia e quello dell’action painting. Il tema delle trasformazioni, della metamorfosi, da qui l’importanza della materia, del cosmo e del bianco e nero.
Il volume si sviluppa attorno a quattro temi cardine: l’attaccamento di Miró all’arte, alla natura e ai paesaggi del suo Paese; le influenze più significative; le grandi composizioni della maturità caratterizzate da un’energia gestuale e un senso della sperimentazione ineguagliabile e, infine, il repertorio di forme originali che svelavano il suo immaginario tutto particolare ispirato ai soggetti che prediligeva. Tra questi ultimi giocano un ruolo di primo piano la donna, l’uccello e la notte stellata, tutti presenti nei suoi ideogrammi tanto insolenti quanto gioiosi, ma sempre strabordanti di fantasia.
Sono oltre 150 le illustrazioni di dipinti, sculture, opere su carta, molte delle quali di grande formato e inedite, che arricchiscono il libro realizzato in occasione della mostra di Miró in Québec (Musée national des beaux-arts du Québec, 30 maggio-8 settembre 2019), evento che vede l’artista tornare sul suolo canadese dopo trent’anni.
Pilar Baos Rodríguez dal 1992 è il coordinatore delle esposizioni della Fondazione Pilar i Joan Miró di Maiorca. Ha realizzato importanti progetti intorno all’opera di Joan Miró e di altri artisti contemporanei, a livello nazionale e internazionale.
André Gilbert è uno storico dell’arte. Dal 1995 è curatore del programma espositivo internazionale del Musée national des beaux-arts du Québec, presso cui ha organizzato importanti mostre su artisti di fama internazionale quali Alberto Giacometti, Berthe Morisot e Joan Miró.
Patricia Juncosa Vecchierini è oggi la curatrice della Collezione della Fundació Pilar i Joan Miró di Maiorca. Ha conseguito un dottorato in architettura con una ricerca incentrata sul rapporto tra Miró e Sert, argomento che ha avuto modo di sviluppare ulteriormente durante alcune collaborazioni a fianco della già citata Fundació Miró di Maiorca.