Luigi Spina e Constantine Petridis
Espressione di uno dei numerosi stili luba, le grandi sculture maschili create da maestri della cultura hemba nel sud-est del Congo a partire almeno dal dalla metàdel XIX secolo possono essere annoverate tra le migliori espressioni della statuaria dell’Africa sub-sahariana. Con il loro sguardo sereno e l’espressione meditativa, trasmettono una pace e una dignitàche ben si addicono a questi ritratti idealizzati di importanti capi del passato.
Pervasi da una forza o energia vitale particolari, questi oggetti erano in grado di comunicare tra i vivi e i morti. Grazie al loro potere, agivano sulla sfera materiale permettendo agli antenati di influenzare positivamente la vita dei loro discendenti.
In questo volume la sensibilitàe l’acutezza di sguardo di Luigi Spina permettono di scoprire nove sculture hemba tra le più riuscite, il cui stile classico è stato comparato a quello di alcuni kouroï della Grecia antica. Le fotografie di Spina ci aiutano a capire come mai queste statue di antenati dalle proporzioni ben equilibrate e dalla concezione simmetrica abbiano suscitato l’ammirazione degli appassionati di arte africana. Allo stesso tempo questa lettura personale ci conferma che queste opere meritano un posto nella storia dell’arte, nonché nel “Museo immaginario” di André Malraux.
Constantine (Costa) Petridis, dopo una lunga esperienza al Cleveland Museum of Art, è attualmente curatore di arte africana presso l’Art Institute di Chicago. Esperto di arte dell’Africa centrale, ha recentemente contribuito al volume Mumuye Sculpture from Nigeria: The Human Figure Reinvented (2016).
Luigi Spina, fotografo. L’uso del bianco e nero è alla base del suo processo creativo. Temi della sua opera sono gli anfiteatri e il senso civico del sacro, i legami tra arte e fede, la ricerca di antiche identitàculturali, il confronto fisico con la scultura classica, l’ossessiva ricerca sul mare, le cassette dell’archeologo sognatore. Ha pubblicato L’Ora incerta (2014), The Buchner Boxes (2014), Le Danzatrici della Villa dei Papiri (2015), quest’ultimo nella linea Tailormade di 5 Continents Editions, e di recente Memorie del Vaso Blu (2016), Amazzonomachia e Centauri nella collana Oggetti rari e preziosi al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.