A Scientific and Art Historical Investigation
Questo volume è uno studio interdisciplinare a più voci sulla cultura Baga e, in particolare, sulla rappresentazione della “mascherata del serpente” all’interno di questa cultura. Rappresenta inoltre la ricerca più completa sul rapporto tra etnozoologia e arte rituale in Africa.
Lo studio sui copricapi in legno a forma di serpente del popolo Baga della Guinea è frutto della collaborazione tra l’autore, in qualità di storico dell’arte, e diversi scienziati quali Robert J. Koestler, Roy Sieber, Dennis William Stevenson, Mark T. Wypyski e Peter J. Zanzucchi, che hanno studiato il medesimo tema da prospettive diverse.
Il testo inizia con un’approfondita esplorazione delle testimonianze etnologiche, storiche e artistiche della mascherata del serpente tra i Baga della Guinea, durante la quale viene indossata sulla testa un’enorme figura di serpente in legno che rappresenta un pitone. Mai visto o fotografato da stranieri, questo rituale è scomparso negli anni Cinquanta, come la maggior parte delle cerimonie, in seguito ai severi divieti imposti alle religioni indigene dalla jihad islamica.
L’approfondimento del contesto rituale è seguito da un’analisi dettagliata delle rappresentazioni del serpente di Baga oggi conservate in collezioni in Europa, America e Africa, nonché di altre rappresentazioni del pitone nell’arte rituale della regione. Le sezioni finali presentano, sotto forma di dibattito, le argomentazioni dei vari professionisti coinvolti – storici dell’arte, mercanti, collezionisti e curatori – nonché le recensioni scientifiche di specialisti in botanica, chimica, fisica, entomologia e conservazione riguardanti una particolare figura di serpente.
Frederick John Lamp, ora in pensione dall’Università di Yale, è stato curatore di arte africana presso la Yale University Art Gallery e docente di Storia dell’arte e di Studi teatrali dal 2004 al 2014. Dal 1981 al 2003 ha diretto il Dipartimento di Arte dell’Africa, delle Americhe e dell’Oceania del Baltimore Museum of Art e ha insegnato arte africana alla Johns Hopkins University e al Maryland Institute College of Art, tra gli altri. Dal 1973 al 1977 è stato archivista dell’Archivio Eliot Elisofon e responsabile dell’istruzione superiore presso il Museo of African Art di Washington, oltre che docente presso le Università Georgetown, George Washington e l’Università Cattolica d’America. Ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia dell’arte presso l’Università di Yale nel 1982. Nel corso di quattro decenni ha condotto un’ampia ricerca sul campo in Sierra Leone e Guinea, usufruendo di numerose borse di studio del Fulbright Scholar Award, della Smithsonian Institution, del National Endowment for the Humanities, della National Gallery of Art di Washington DC, tra gli altri. Tra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo: Ancestors in Search of Descendants: Stone Effigies of the Ancient Sapi (2018); Continuing Life Histories of African Art: The Collection of Charles B. Benenson at the Yale University Art Gallery (2012); See the Music, Hear the Dance: Rethinking Africa at The Baltimore Museum of Art (2004); Art of the Baga: A Drama of Cultural Reinvention (1996); La Guinée et ses Heritages Culturels (1992); con contributi su invito a molti libri editi; e articoli, tra gli altri, in African Arts, Afrique: Archéologie & Arts, The Drama Review, The Dictionary of Art, International Encyclopedia of Dance, History in Africa, Mande Studies e The Art Bulletin.