A Bridge to Modernity
A cura di Anabelle Kienle Ponka
Testi di Anabelle Kienle Ponka, Simon Kelly e Richard Thomson
Il pittore francese Claude Monet (1840-1926) è uno degli artisti più popolari di tutti i tempi. Le sue serie di ninfee, di covoni di fieno, di cattedrali e molti altri capolavori sono amati e ammirati da tutti. Per la prima volta, questo volume esplora un nuovo aspetto dei quadri di Monet: la sua fascinazione per i ponti negli anni settanta dell’Ottocento. Dopo essersi stabilito ad Argenteuil, una cittadina della periferia parigina, Monet si interessa a un ponte sulla Senna non lontano da casa sua. Le Pont de bois del 1872, l’opera che gli ha ispirato la passerella provvisoria che sostituisce il ponte distrutto, è una composizione di una modernitàche confonde. Il libro comincia con questo quadro ed esamina il modo in cui Monet ha saputo sfruttare il tema del ponte tra il 1872 e il 1877, dopo la guerra franco-prussiana e oltre.
Magnificamente illustrato, il volume, pubblicato per accompagnare una importante mostra, studia il modo in cui Monet si è imposto come capofila dell’avanguardia e il ruolo primario che la rappresentazione dei ponti ha avuto in questo contesto. Incentrato sulle principali opere di Monet, il catalogo esamina anche la risposta degli impressionisti a un ambiente in pieno cambiamento e alla trasformazione di Parigi e della sua periferia alla fine dell’Ottocento.
Anabelle Kienle Po?ka è conservatrice associata delle collezioni di arte europea e di arte americana del Musée des beaux-arts du Canada.
Simon Kelly è conservatore delle collezioni di arte moderna e contemporanea presso l’Art Museum di Saint Louis, Missouri.
Richard Thomson, titolare della cattedra Watson Gordon, insegna belle arti all’UniverÂsitàdi Edimburgo.