Questo volume propone un viaggio all’interno delle abitazioni di Pompei grazie alla ricerca fotografica inedita realizzata da Luigi Spina con un apparecchio Hasselblad H6D 100 C (con ottiche). Tale campagna è stata affidata in via esclusiva dal Parco Archeologico di Pompei al fotografo, e il risultato sono immagini mai viste di uno dei siti più sorprendenti dell’antichità classica. Il lettore, guidato dall’occhio del fotografo, percorrerà le nove regioni della città romana e in ciascuna di esse avrà modo di meravigliarsi davanti allo spettacolo che gli si svelerà davanti pagina dopo pagina. Scoprirà angoli inediti di Pompei, così come la varietà dei pavimenti musivi, le geometrie e i colori dell’opus sectile, la bellezza di pitture parietali fino ad oggi sconosciute seppur talvolta frammentarie, nonché il ritmo alternato di elementi figurativi e puro decorativismo.
Non sono però le sole arti figurative ad avere un ruolo di primo piano in questo progetto anzitutto fotografico e, quindi, editoriale. Anche l’architettura gode di una sua funzione estetica, e non meramente strutturale: fusti di colonne ritmano il paesaggio visivo degli spazi interni, nicchie e aperture modellano il gioco delle ombre, e le pareti dirigono lo sguardo del lettore conducendolo in angoli dove regna il “mai visto” o in luminosi peristili.
Altro aspetto di non minor rilevanza è il dialogo che Luigi Spina è riuscito a instaurare tra l’interno delle abitazioni e l’esterno: l’elemento naturale non è più solo tema centrale delle pitture del terzo stile ma fa capolino con cespugli, alberi, cieli più o meno nuvolosi e, in qualche scatto, con il temibile vulcano. Infine non si può tacere il fatto che Pompei sia stata qui immortalata, sempre, in una condizione di luce naturale, aspetto quest’ultimo che consente di esperire gli interni pompeiani in tutte le ore del giorno, e cogliendo il passare delle stagioni.
Luigi Spina, fotografo. La sua ricerca visiva prende avvio con serie fotografiche incentrate sugli anfiteatri e il senso civico del sacro, i legami tra arte e fede, la ricerca di antiche identità culturali, il confronto fisico con la scultura classica. Con 5 Continents Editions ha pubblicato The Buchner Boxes (2014), Hemba (2017) e Diario Mitico (2017). Con la stessa casa editrice ha inaugurato la serie «Tesori Nascosti» che vanta i seguenti titoli: Tazza Farnese, Mosaico di Alessandro, San Domenico di Niccolò dell’Arca e Bronzi di Riace.
“La città romana di Pompei è da sempre una sfida per archeologi e fotografi. Ma riceve una nuova vita nelle sequenze luminose di questo libro, coerenti con il riavvicinamento dell’arte dello scavo all’arte contemporanea” ―Stefano Cardini, The Good Life
“La città sepolta dal Vesuvio è stata fotografata senza visitatori nel periodo pandemico. Immagini che evocano un paesaggio straordinario e struggente. Ora ‘custodite’ in un libro.” ―Antonio Bozzo, Panorama
“È un libro che non temo di definire epocale perché fa vedere l’anima di Pompei” ―Antonio Ferrara, La Repubblica
“A riempire il vuoto del sito ci pensano le sensazioni, le emozioni, i pensieri che, per Spina, sono rimasti tra le mura di queste domus, trasformando gli antichi cittadini di Pompei in nostri contemporanei” ―Stefano Bucci, La Lettura, Corriere della Sera
“Chi è abituato a sposare parole a immagini – come Geoff Dyer, uno dei più noti scrittori inglesi contemporanei – lo ha definito un libro da abitare, un libro-mondo” ―Stella Cervasio, Il Venerdì di Repubblica
“Un volume prezioso e raffinato che supera il racconto archeologico e artistico per farsi quotidianità piena di voci eterne. Così ricercato da aver subito conquistato diversi prestigiosi editori internazionali” ―Maria Luisa Colledani, Domenica, Il Sole 24 Ore
“Basterebbero le immagini, in questo libro di fotografie di Luigi Spina, persino senza spiegazioni e didascalie, perché́ dicono già tutto…come in alcuni film senza il parlato” ―Marco Riccomini, Il Giornale dell’Arte
“Pompei è il luogo archeologico che più̀ di ogni altro colpisce l’immaginario collettivo del nostro mondo globalizzato: l’occasione per parlarne è l’edizione di un monumentale volume corredato dalle foto scattate da Luigi Spina negli spazi privati della città” ―Archeologia Viva
“Un libro che si apprezza anche per l’impeccabile cura tipografica” ―Stefano Mammini, Archeo