Marbres sculptés de la collection Farnèse
Prefazione di Philippe Daverio
Testi di Luigi Spina, Giovanni Fiorentino e Carmela Capaldi
Fotografie di Luigi Spina
Des jours et des mythes è la storia di un viaggio visivo a contatto con la scultura classica del Museo Archeologico di Napoli. È un confronto fisico con i corpi marmorei del Mito. Attraverso il bianconero Luigi Spina scompone le membra delle sculture, ne enfatizza le forme, l’erotismo celato, le umanizza per restituire un dialogo con l’osservatore. Una scultura è il segno di una bellezza eterna, immutabile. L’unica testimonianza, vera, di tante vite che si sono consumate ed estinte lasciando una traccia profonda nella storia di tante altre esistenze. Un seme del Classico per le generazioni future. Per Spina, nel procedere quotidiano con la propria visione della scultura, una statua di Afrodite è non solo l’idea, stereotipata, del Mito. In essa si raccolgono le ansie, i sogni, le speranze, le gioie di tutte quelle persone che l’hanno guardata, sognata, studiata. In qualche modo il segno profondo della scultura classica è nelle nostre vene, nel nostro respiro. Il progetto si sviluppa come un diario idealmente diviso in 15 giorni. Ma è solo un dato effimero, una convenzione. Tutta la ricerca si è svolta attraverso giorni, mesi, anni. A contatto di quello spazio circoscritto, fatto di tante vite e storie, che è un Museo. Spina, con Des jours et des mythes, si pone l’obiettivo di far interagire la scultura classica con il desiderio dello spettatore di essere esso stesso parte di questo mondo antico che condiziona, da sempre, il nostro stile di vita, la cultura e la società , dimostrando di essere contemporaneo ad ogni epoca.
Carmela Capaldi insegna archeologia all’Universitàdegli Studi di Napoli Federico II.
Phillippe Daverio, storico dell’arte, insegna presso l’Universitàdegli studi di Palermo. A lui si devono numerose mostre e pubblicazioni tra cui Il museo immaginato. Appassionato divulgatore, ha diretto e condotto la trasmissione Passepartout alla quale sono seguite altre iniziative di successo per la diffusione dell’arte e della cultura.
Giovanni Fiorentino insegna Teoria e tecnica dei media presso l’Universitàdegli studi della Tuscia. È presidente della Societàitaliana per lo studio della fotografia e direttore scientifico della rivista on-line «Officina della storia». Collabora con «Il Messaggero» e «Il Mattino».
Luigi Spina, fotografo. Temi della sua opera sono gli anfiteatri e il senso civico del sacro, i legami tra arte e fede, la ricerca di antiche identitàculturali, il confronto fisico con la scultura classica, l’ossessiva ricerca sul mare, le cassette dell’archeologo sognatore. Ha pubblicato L’Ora Incerta (2014), The Buchner Boxes (2014) e di recente Le Danzatrici della Villa dei Papiri, quest’ultimo nella linea Tailormade di 5 Continents Editions.