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A cura di Didier Ottinger
Testi di Ester Coen, Matthew Gale, Giovanni Lista, Jean-Claude Marcadé e Didier Ottinger
Un volume dedicato al centenario della pubblicazione del Manifesto futurista.
Partendo dal centenario della pubblicazione del Manifesto del Futurismo, edito per la prima volta sul quotidiano Le Figaro il 20 febbraio 1909, il libro presenta uno studio sulla corrente artistica italiana che, grazie al fermento creativo internazionale che investì la capitale francese all’inizio del XX secolo, riuscì a influenzare l’attivitàdi numerosi artisti europei.
A partire dall’analisi delle opere esposte nella prima mostra futurista del 1912 a Parigi, filologicamente riproposta, alcuni dei maggiori esperti di arte individuano i rapporti tra il Futurismo e le espressioni artistiche di altri paesi, quali il Cubismo francese, il Vorticismo inglese e il Cubofuturismo russo. Attraverso i capolavori di Boccioni, Balla, Severini, Picasso, Braque, Léger, Marcel Duchamp, Malévitch sono messe in evidenza le modalitàespressive differenti all’interno di temi iconografici comuni: l’illuminazione delle cittàmoderne, la danza, il movimento della folla, la velocitànei nuovi mezzi meccanici.
Ester Coen, tra i massimi esperti internazionali di Futurismo e di Metafisica, nonché di arte italiana della prima metàdel ‘900, è ordinario di storia dell’arte contemporanea all’Universitàdell’Aquila.
Matthew Gale, curatore capo delle esposizioni alla Tate Modern di Londra.
Giovanni Lista, dal 1975 è direttore della ricerca presso il dipartimento di Sciences Humaines al C.N.R.S. – Centre National de la Recherche Scientifique di Parigi. Autore per 5 Continents delle monografie Arte Povera e Medardo Rosso.
Jean-Claude Marcadé, direttore di ricerca emerito presso il C.N.R.S – Centre National de la Recherche Scientifique di Parigi, curatore e commissario scientifico di numerose mostre. Didier Ottinger, conservatore capo del Musée national d’art moderne – Centre Pompidou di Parigi.