A cura di Jean-Paul Ameline e Yan Schubert
Nel corso degli anni Sessanta, nasce negli Stati Uniti e in Europa un nuovo genere di figurazione. Mentre a New York la pop art offre uno sguardo nuovo su un’America in pieno tumulto, a Parigi i pittori francesi, italiani, spagnoli, portoghesi, tedeschi e islandesi cominciano a ispirarsi alle immagini della pubblicità , del cinema e della stampa. Riuniti nel movimento di figurazione narrativa, questi artisti muovono una critica severa alla nuova societàgovernata dal consumo. Testimoni impegnati, molti di loro prenderanno parte alla contestazione politica sfociata nel Maggio ’68 in Francia.
Diventati figure di riferimento, oggi sono stati riscoperti da musei come il Centre Pompidou che hanno dedicato loro sempre più mostre. Grazie alle acquisizioni di grandi opere, la collezione della Fondation Gandur pour l’Art di Ginevra offre probabilmente uno dei panorami più completi delle opere di Adami, Aillaud, Arroyo, Erró, Fromanger, Jaquet, Klasen, Monory, Rancillas, Schlosser, Stämpfli, Télémaque e Voss.
A cura di Jean-Paul Ameline, commissario della mostra «Figuration narrative, Paris, 1960-1972» che si è tenuta nel 2008 al Grand Palais, questo catalogo ne presenta le opere principali, studiate e analizzate dalle schede redatte da conservatori e storici dell’arte esperti di questo movimento che ha segnato gli anni Sessanta in Europa.
Jean-Paul Ameline è stato conservatore al Musée National d’Art Moderne de Paris (Centre Pompidou) dal 1986 al 2013, conservatore generale del patrimonio e responsabile di numerose mostre in Francia e all’estero.
Yan Schubert è conservatore della collezione di Belle Arti della Fondazione Gandur pour l’Art dal 2011. Storico di formazione, ha insegnato presso le universitàdi Ginevra e Losanna (2003-2011) ed è stato ricercatore associato alla Haute école d’art et de design (Head) di Ginevra (2012-2014).