Valeria Sampaolo e Luigi Spina
Poche altre opere del MANN rispondono alla definizione della collana «Tesori nascosti» quanto la Tazza Farnese.
Il più grande vaso in pietra dura lavorata a rilievo ci è arrivato dal mondo antico attraverso un cammino lungo secoli durante i quali, con ogni verosimiglianza, non è mai finito sottoterra: da Alessandria d’Egitto a Roma, a Costantinopoli per tornare a Roma nel XV secolo dove lo acquistò quel finissimo intenditore d’arte che fu Lorenzo de’ Medici, passando poi dalla sua collezione a quella Farnese, penultima tappa prima di fermarsi nelle raccolte dell’Archeologico.
A questa intrigante storia di passaggi da una corte all’altra la tazza unisce quella non definitivamente risolta dell’interpretazione della scena raffigurata al suo interno, spiegata in più modi e ancora argomento di nuove precisazioni. Eseguita con un abilissimo lavoro di incisione per mettere in risalto le figure dei personaggi interni e il volto terrificante della Gorgone sull’esterno, ha sfruttato tutte le variazioni di colore dell’agata sardonica.
Valeria Sampaolo è stata Conservatore Capo delle collezioni del Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Autrice di numerose pubblicazioni, si dedica in particolare a ricerche sui primi scavi nell’area vesuviana e sulla ricostruzione dei contesti di provenienza degli affreschi del museo, dei quali ha curato la nuova esposizione.
Luigi Spina, fotografo. Al centro della sua opera sono gli anfiteatri e il senso civico del sacro, i legami tra arte e fede, la ricerca di antiche identità culturali, il confronto fisico con la scultura classica. Ha pubblicato L’Ora incerta (2014), The Buchner Boxes (2014), Hemba (2017) e Diario Mitico (2017). Con 5 Continents Editions e Valeria Sampaolo dà vita alla collana «Oggetti rari e preziosi al Museo Archeologico Nazionale di Napoli» che a oggi comprende i titoli Memorie del Vaso blu (2016), Amazzonomachia (2017), Centauri (2017), Sette sapienti (2018), Zefiro e Clori (2018). Presso la stessa casa editrice ha pubblicato, nella linea Tailormade, Le Danzatrici della Villa dei Papiri (2015).