Quand art et design s'emparent du verre
a cura di Bettina Tschumi
L’immagine del vino è da sempre fortemente legata ai suoi contenitori, e il binomio vino-vetro non può che dar vita a un dialogo fecondo che inevitabilmente si contamina di estro artistico: questo il terreno di indagine del volume.
La continua sperimentazione è ciò che accomuna la viticultura alla lavorazione del vetro per creare oggetti di design che possano non solo contenere ma diventare parte dell’esperienza di degustazione di un ottimo vino. Due ambiti, apparentemente molto distanti, che presentano alcune affinità: entrambi richiedono un lungo apprendistato, l’acquisizione dei gesti del mestiere, un rispetto delle materie prime e del loro processo di trasformazione. Coltivare una vigna così come creare con il vetro sono attività che si connotano per un impegno umano autentico e sincero. I manufatti prodotti con le più raffinate tecniche di lavorazione della pasta vitrea mostrano come questi, attraverso l’ingegnosa mano del designer (tra gli altri Achille Castiglioni e Gaetano Pesce), si siano adattati a esigenze di tipo funzionale, simbolico ma anche a innovative rivisitazioni che attestano la malleabilità di questo materiale di per sé così fragile.
Da qui la scelta della Fondation pour la culture et les civilisations du vin, con sede a Bordeaux, di chiedere ad alcune personalità eminenti in quest’ambito una riflessione partendo dalla citazione «La tradizione è custodire fuoco, non adorare le ceneri» attribuita a Gustav Mahler, e di dar vita a una mostra «Verre, design, vin» (Bordeaux, Cité du vin, 14 marzo-30 giugno 2019), accompagnata da questo libro che si pone l’obiettivo di valorizzare la sapienza tramandata con il lavoro artigianale e la promozione delle identità locali.
Bettina Tschumi è storica dell’arte con una specializzazione in museologia e mediazione culturale. Dal 2003 al 2015 è stata conservatrice presso il Musée de design et d’arts appliqués contemporains (MUDAC) di Losanna, e si è occupata in particolare della valorizzazione della sezione relativa all’arte del vetro. Oltre a collaborare a progetti internazionali, è curatrice indipendente di mostre, autrice e ricercatrice presso la Fondazione Cini di Venezia.