L'estampe en 100 chefs-d'œuvre
A cura di Florian Rodari
Frutto della pazienza di alcuni collezionisti privati che hanno saputo riunire i grandi nomi dell’arte della incisione e della passione di artisti contemporanei vicini all’Atelier de Saint-Prex, questa collezione permette di ripercorrere la storia dell’incisione, dalle prime incisioni su legno del xvsecolo alle invenzioni più libere del xx secolo. Uno sguardo soggettivo che più che un approccio cronologico, si propone un accostamento libero e sensibile che fa emergere le affinitàfra maestri antichi e artisti moderni. Così troveremo un cliché-verre di Pierre Schopfer accanto a un paesaggio di Corot o alle incisioni a bulino di Yersin, Dürer, Nanteuil o Mellan; potremo accostare alcune vedute di Palézieux alle lastre di Canaletto o di Claude Lorrain, associare il tratto tagliente di Urs a un’acquaforte di Callot e riconoscere in alcune litografie di Edmond Quinche la tal pagina di Daumier o lo stile di Toulouse-Lautrec; e ancora, vedremo Pietro Sarto seguire le orme di un Gautier-Dagoty o di un Goya, e infine potremo ammirare un’acquaforte di Rembrandt, le invenzioni di Piranesi o una lastra in rame di Picasso. E non per fare raffronti o stabilire gerarchie, ma per rammentarci che da sempre le interrogazioni formali e le ambizioni tecniche si rispondono da un’opera all’altra e trascendono il tempo.
Florian Rodari vanta una duplice formazione, letteraria e come storico dell’arte. Dopo sette anni al Cabinet des estampes di Ginevra, dal 1979 al 1983 ha diretto il Museo dell’Élysée a Losanna. Diventato poi conservatore free-lance, organizza mostre nei musei svizzeri ed esteri. Ha scritto numerose opere fra le quali, per 5Continents Editions, Robert Nanteuil. Graveur du roi (2013), Claude Mellan. L’écriture de la méthode (2015)