Mina & Samir Borro Collection
A cura di Najwa Borro, Sarah Boukamel, Faouzi Borro e Valentine Plisnier, con un saggio di Alain-Michel Boyer
Questo libro, curato nei minimi dettagli, presenta una selezione accurata di oltre un centinaio di pettini dell’Africa occidentale, provenienti da una delle più grandi e raffinate collezioni private di arte sub-sahariana al mondo. Il volume presenta una selezione inedita di pezzi raccolti in oltre sessant’anni e include un’autorevole analisi di Alain-Michel Boyer, che ha affrontato questo tema, raramente trattato, nel suo ultimo lavoro, iniziato quasi dieci anni fa.
Oltre a offrirci preziosi spunti di riflessione sulle culture che hanno prodotto queste sculture in miniatura (Costa d’Avorio, Ghana e Nigeria), l’autore analizza il modo in cui viene affrontata la forma stessa. Queste creazioni trasformano un semplice accessorio in qualcosa di più, e nello sforzo di raggiungere la pura bellezza, mostrano una consapevolezza estetica che eleva l’ornamento del corpo al livello dell’arte più raffinata.
Alain-Michel Boyer (9 maggio 1949-27 marzo 2025) è stato antropologo e storico dell’arte. Ha conseguito una laurea in Lettere e un BA presso l’Institut d’études politiques, oltre a due dottorati alla Sorbona di Parigi. Grazie a una borsa di studio Fulbright, ha insegnato in diverse università americane. Membro del Conseil national des universités di Parigi, Alain-Michel Boyer è poi diventato professore emerito di Arte africana. Nel 1974 ha pubblicato uno dei primi libri su Michel Leiris. Ha vissuto per diversi anni in Costa d’Avorio, in particolare tra le popolazioni Baule e Yaure. Ha inoltre condotto missioni di ricerca in Mali, Liberia, Ghana, Tanzania, Malawi, nella Valle dell’Omo, in Etiopia meridionale, Zimbabwe, Namibia, Lesotho e Sudafrica. Ha svolto ricerche fondamentali, in particolare nel campo delle arti della Costa d’Avorio ed è autore di una ventina di libri, tra cui Comment regarder les arts d’Afrique (Hazan, 2017), Baule (5 Continents Editions, 2008) e Le corps africain (Hazan, 2006). Ha pubblicato gli unici volumi sulle maschere e le statuette di due popoli a lungo trascurati dagli storici dell’arte: Les Yohouré de Côte d’Ivoire. Faire danser les dieux (Ides et calendes, 2017) e Les figurines kulango. Les esprits mystérieux de la brousse de la collection Pierluigi Peroni (5 Continents Editions, 2017). Alain-Michel Boyer è stato insignito dell’Ordine nazionale al merito della Repubblica della Costa d’Avorio.
Najwa Borro è ricercatrice indipendente e organizzatrice di mostre, specializzata in arte africana. Ha collaborato con numerose gallerie, case d’asta e musei. In qualità di assistente scientifico di Yves Le Fur, direttore del Dipartimento Patrimonio e Collezioni del Musée du Quai Branly – Jacques Chirac, ha preso parte all’allestimento della mostra Les forêts natales. Arts d’Afrique équatoriale atlantique (2017).
Sarah Boukamel è laureata all’École du Louvre, storica dell’arte e insegnante specializzata in storia dell’arte africana. Ha contribuito in modo significativo alla catalogazione delle opere del lascito di Marc Ladreit de Lacharrière presso il Musée du Quai Branly – Jacques Chirac.
Valentine Plisnier è ricercatrice di storia dell’arte, organizzatrice di mostre e autrice. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Le primitivisme dans la photographie. L’impact des arts extra-européens sur la modernité photographique de 1918 à nos jours (Trocadéro, 2012) e L’Art lega. Grandeur et humilité, in collaborazione con Michel Boulanger (Galleria Valois, 2016), Arts d’Afrique. Portraits d’une collection (5 Continents Editions, 2016), in collaborazione con Patrick Caput e Pierre Dartevelle, e Les arts premiers : mémoire et continuité (5 Continents Editions, 2020).