THE STORY OF MOKOMOKAI
Tattooed History: The Story of Mokomokai è il primo libro che esamina in modo esauriente la storia di questa peculiare tradizione culturale degli antenati maori. I tatuaggi facciali (ta moko) dei Maori sono ben noti, ma lo è molto meno il processo singolare utilizzato per mummificare e preservare le teste tatuate dei propri cari defunti, e quelle dei nemici. Il volume si avvale di fonti, documenti e illustrazioni inediti per indagare il tema in modo approfondito e originale.
I mokomokai furono visti per la prima volta dagli europei in occasione dell’esplorazione della Nuova Zelanda condotta da James Cook. Incuriositi dai mokomokai, missionari, mercanti e altri visitatori che seguirono gli esploratori alla scoperta di queste terre studiarono il fenomeno e iniziarono a pubblicare delle relazioni su come questi “oggetti” venivano conservati e sui riti e le usanze a essi collegati. Il testo analizza questi scritti, risalenti all’inizio dell’Ottocento, e rievoca le prime occasioni in cui, in quello stesso periodo, i mokomokai furono presentati agli stranieri che tanto ne erano rimasti colpiti. L’indagine prosegue con l’esame dell’acquisto di mokomokai da parte degli occidentali, spesso in cambio di armi, come anche dei meccanismi che portarono queste teste a far parte delle prime collezioni nei musei e in altre istituzioni culturali d’Europa.
Il crescente dominio europeo in Nuova Zelanda portò tuttavia gli indigeni ad abbandonare l’usanza di preservare le teste tatuate e ben presto nelle isole ne rimasero pochi esemplari, e così, quando la stessa Nuova Zelanda istituì i primi musei nazionali dedicati alla cultura maori, si scoprì che in molti casi fu necessario acquistare i mokomokai all’estero. Per tale motivo il volume ripercorre la vendita all’asta, e non solo, di mokomokai nel Regno Unito in un arco di tempo di 150 anni e rivela il crescente entusiasmo per i mokomokai da parte dei grandi collezionisti inglesi dell’epoca, come Horatio Gordon Robley e W.O. Oldman, i quali talvolta rifornirono di mokomokai gli istituti museali neozelandesi.
Nel Regno Unito, la vendita all’asta dei mokomokai fu interrotta dalle contestazioni legali sollevate dal popolo maori: il testo analizza queste strategie legali e il loro superamento dalle politiche tuttora in corso di rimpatrio generalizzato del patrimonio maori.
Tattooed History presenta i 250 anni della storia dei mokomokai in maniera innovativa e coinvolgente, sfruttando una ricca ed esaustiva documentazione. L’indagine colloca questi singolari cimeli nel contesto della storia generale della Nuova Zelanda e dei suoi protagonisti, per poi esaminarne il ruolo nell’evoluzione del mercato internazionale etnografico nel secondo dopoguerra.
Robert K. Paterson è un professore emerito di diritto presso l’Università della British Columbia, a Vancouver, Canada. Ha ottenuto la sua laurea in legge in Nuova Zelanda e completato un master in scienze legali alla Stanford Law School in California. È molto attivo nell’area della proprietà culturale e del diritto dell’arte, nonché co-autore di Cultural Law: International, Comparative, and Indigenous (Cambridge, 2010). È stato relatore del Cultural Heritage Law Committee dell’International Law Association, di cui è tuttora membro. È anche membro del comitato editoriale dell’International Journal of Cultural Property e del consiglio consultivo del direttore dell’University of British Columbia Museum of Anthropology.