Il volume Singular Spaces II completa l’ampio e innovativo studio sugli ambienti artistici creati da artisti autodidatti di tutta la Spagna, documentato da Jo Farb Hernández, direttrice emerita del più importante archivio al mondo su questa tipologia di siti monumentali. Il libro presenta ed esamina novantanove artisti e le loro intriganti e idiosincratiche sculture, case e giardini, la maggior parte dei quali non sono mai state documentate in modo approfondito o pubblicate in precedenza. L’autrice ha lavorato affinché tutte le regioni della Spagna siano rappresentate, così come tutti i tipi di spazio e di materiale.
Tali siti sono stati sviluppati in modo organico e additivo, senza alcun piano architettonico o ingegneristico: sono al contempo in evoluzione e completi. Spesso molto fantasiosi e donchisciotteschi, i lavori si connotano per accostamenti incongrui, tanto che il risultato di questo approccio dinamico alla creazione può apparire impulsivo e spontaneo. Gli artisti e le loro opere hanno molto da insegnarci sul processo di creazione e anche sulla fiducia nell’intraprendere un percorso radicalmente diverso da quello che avevano seguito durante la loro vita lavorativa.
Hernández studia le opere di questi artisti contestualizzandole a livello storico e teorico negli ambiti più diversi quali l’arte, la storia dell’arte, l’antropologia, l’architettura vernacolare, gli studi sull’area spagnola e il folklore, integrati da immagini convincenti di ciascuno degli artisti e delle loro opere. Abbattendo la segmentazione dei generi, Jo Farb Hernández rivela come la maggior parte degli autori di ambienti artistici, costruiti all’interno dei loro spazi personali, fondano le loro creazioni con la loro vita quotidiana in una modalità generalmente ineguagliata in qualsiasi altra circostanza di fare arte, fornendo così un’aperta auto-riflessione della loro vita e delle loro preoccupazioni. L’universalità del bisogno di creare e le questioni che si affrontano quando lo si fa in modo pubblico e non autorizzato sono rilevanti per l’arte e gli artisti di tutto il mondo.
Jo Farb Hernández, direttrice emerita di SPACES e della Natalie and James Thompson Art Gallery della San José State University, è una studiosa riconosciuta a livello internazionale in questo campo, nonché autrice, curatrice e fotografa pluripremiata. Il suo lavoro ha illuminato – e preservato attraverso la documentazione – le vite creative di individui che, lavorando al di fuori delle sfere commerciali, potrebbero passare inosservati, nonché corpus di creazioni che spesso cessano di esistere dopo che l’artista non è più in vita, non essendoci nessuno che se ne prende cura. In un campo in cui l’opera di ogni artista è sì continua e organica ma anche influenzata da elementi del mondo reale, questo tipo di studio a lungo termine è fondamentale. Hernández si è dedicata al campo degli artisti autodidatti e dei costruttori di ambienti artistici vernacolari per cinque decenni ed è una dei pochissimi studiosi che hanno dedicato la loro carriera a questa comunità di creatori così poco riconosciuta. È stata tra i primi pionieri negli Stati Uniti ed è diventata un nome di riferimento per il suo lavoro sugli artisti autodidatti della Spagna. Così come il suo primo volume su questo tema (Singular Spaces. From the Eccentric to the Extraordinary in Spanish Art Environments, Raw Vision 2013), Singular Spaces II fornisce una trattazione enciclopedica di questo tema.