Vaisselle sacrée et profane des Empereurs de Chine. Les Collections Baur et Zhuyuetang
Peter Lam, Richard Kan, Monique Crick, Laure Schwartz-Arenales
Di tutte le civiltà, la Cina vanta la più lunga tradizione ceramica: da terrecotte e grès prodotte fin dall’antichità alle porcellane imperiali realizzate a Jingdezhen dalla fine del XIV secolo. Queste preziose ceramiche sono sempre state ammirate e collezionate per la loro qualità eccezionale. Il volume riunisce per la prima volta duecento capolavori provenienti da due collezioni private rinomate nel mondo intero: le collezioni Baur a Ginevra, formate tra il 1928 e il 1951, e la collezione Zhuyuetang (il Padiglione del Bambù e della Luna) a Hong Kong, composta a partire dalla fine degli anni ottanta. Queste raccolte illustrano la raffinatezza e la varietà della porcellana monocroma imperiale delle dinastie Ming (1368-1644) e Qing (1644-1911), che perpetuano la tradizione delle epoche Tang (618-907) e Song (960-1279). I pezzi, di chiara sobrietà, abbracciano sacro e profano e attestano un ritorno ai valori della semplicità e della modestia celebrati dai testi classici. Il libro è un riferimento assoluto sulle monocromie cinesi poiché colloca le opere nel loro contesto storico, culturale e tecnico.
Diplomata all’École du Louvre e laureata all’Università di Paris IV-Sorbonne, Laure Schwartz-Arenales ha cominciato la sua carriera al Musée national des Arts asiatiques-Guimet e all’Ecole du Louvre, dove ha insegnato Arti dell’Estremo Oriente. Nel 1998 ha vinto una borsa del Ministero dell’Istruzione giapponese per svolgere ricerche sulla pittura buddista presso l’Università Nazionale di Tohoku e il Museo Nazionale di Kyoto. La sua tesi sull’Otoku nehan zu, capolavoro della pittura del Periodo Heian, le è valsa nel 2007 il prestigioso premio giapponese Kajima Foundation for the Arts. Pur continuando le sue ricerche con illustri specialisti di arte dell’Estremo Oriente, durante il suo periodo di insegnamento in Giappone, all’Università Nazionale Ochanomizu e poi all’Università Sophia, ha organizzato diversi convegni internazionali, insegnato e pubblicato testi sulla storia della percezione dell’arte dell’Estremo Oriente in Europa. Dal 2018 dirige la Fondation Baur, Musée des Arts d’Extrême-Orient a Ginevra.
Diplomata all’Università di Aix-en-Provence, all’École du Louvre e a Paris IV-Sorbonne, Monique Crick è ricercatrice e storica dell’arte specializzata nelle arti dell’Estremo Oriente. Dopo aver lavorato al Musée national des Arts asiatiques-Guimet e al Musée Cernuschi, dove nel 1998 ha fondato la Société Française d’Études de la Céramique Orientale, dal 2003 al 2017 ha diretto la Fondation Baur, Musée des Arts d’Extrême-Orient a Ginevra. Ha collaborato a diversi scavi archeologici sottomarini nel Sudest asiatico. Le sue ricerche riguardano principalmente i rapporti culturali e commerciali fra Cina e Sudest asiatico, Cina e India, Cina ed Europa. Monique Crick ha pubblicato numerosi articoli e cataloghi ed è stata commissario scientifico di diverse mostre in Europa e in Asia.
Peter Y. K. Lam, storico dell’arte, è diplomato alla School of Oriental and African Studies della London University ed è Honorary Fellow dell’Institute of Chinese Studies della Chinese University of Hong Kong. Prima di andare in pensione nel 2013, ha lavorato quarant’anni all’Art Musem della University of Hong Kong del quale è stato direttore per quattordici anni. Esperto di ceramiche cinesi, di calligrafia e arti decorative, è stato commissario di numerose mostre e ha pubblicato diversi libri sull’argomento. Fa parte del board del Palace Museum a East Kowloon, Hong Kong, della Hong Kong Min Chiu Society, un’associazione di prestigiosi collezionisti, del board della Chinese Society of Ancient Ceramics a Pechino ed è Honorary Fellow del Beijing Palace Museum.