Infiniment blue | Infinite Blue
Testi di Anic Zanzi, Flavie Beuvin, Vânia Vaz De Freitas
Laure Pigeon (1882-1965) è una delle figure di spicco dell’Outsider Art, insieme ad Aloïse Corbaz e Adolf Wölfli. Con ogni probabilità, la Collection de l’Art Brut di Losanna possiede l’intera produzione dell’artista, che conta oltre 400 lavori, tra cui scritti, quaderni, piccoli disegni e una vasta serie di grandi composizioni realizzate con inchiostro blu. Queste opere fanno parte del nucleo originario della collezione storica del museo acquisito da Jean Dubuffet, per la quale è stato fondato.
Nel 1978, la Collection de l’Art Brut ha ospitato la prima e unica mostra monografica dedicata a quest’artista. Una nuova esposizione, prevista per il 2025, sarà interamente dedicata a lei e presenterà una selezione rappresentativa della sua impressionante opera grafica, che copre un periodo di trent’anni di attività.
Come Madge Gill, Jeanne Tripier, Augustin Lesage e Raphaël Lonné, anche Laure Pigeon apparteneva alla fratellanza spiritista, un gruppo di uomini e donne che si sentivano “prescelti” per ricevere messaggi dall’aldilà e sostenevano che i defunti fossero gli artefici delle loro creazioni: la mano dello spiritista, infatti, era guidata e si limitava a eseguire ciò che gli spiriti dettavano. Il catalogo, disponibile in francese e inglese, include saggi di vari autori e numerose illustrazioni a colori.
Anic Zanzi è curatrice presso la Collection de l’Art Brut dal 2003. Storica dell’arte con una laurea in Pubbliche Relazioni, si occupa della pubblicazione dei vari lavori editi dall’istituzione. Ha curato diverse mostre, tra le quali “People” (2016), “Henriette Zéphir” (2017), “Ernst Kolb” (2018), “Carlo Zinelli, recto verso” (2019) e “Michel Nedjar” (2023), oltre a due biennali di Art Brut: “Véhicules” (2013) e “Croyances” (2022).
Flavie Beuvin è un’artista visiva che si è laureata in Arte e Estetica. La sua ricerca artistica e teorica si concentra sulle risonanze tra il corpo dell’artista e il corpo dell’opera. Il concetto di “vegetalità”, sviluppato durante i suoi studi accademici culminati nella pubblicazione del libro Végétalité, Art Brut et Féminins (Presses Universitaires du Septentrion), è al centro della sua estetica. Ha anche una forte passione per il disegno, che combina con altri media come il ricamo e il collage.
Vânia Vaz De Freitas ha conseguito una laurea triennale in Conservazione e Restauro presso l’Haute École Arc di Neuchâtel. Attualmente sta seguendo un master in Studi Museali all’Università di Neuchâtel. Ha maturato esperienza nella conservazione attraverso periodi trascorsi in diverse istituzioni, tra cui il centro di ricerca della Cinémathèque suisse e la Maison d’Ailleurs. Freitas ha anche lavorato presso la Collection de l’Art Brut dal 2023 al 2024, occupandosi principalmente dell’opera di Laure Pigeon.
Mostra: Collection de l’Art Brut, Losanna, dal 10 ottobre 2025 al 1° febbraio 2026