Renato Miracco
Il volume esplora e analizza, attraverso un percorso tanto didattico quanto visivo, l’interazione e la fascinazione reciproca fra il mondo artistico americano e quello italiano nel periodo compreso tra gli anni Trenta e gli anni Ottanta del Novecento.
Il legame tra arte e politica, in Italia come negli Stati Uniti, i paralleli nell’ideazione di momenti espositivi, la nascita di nuove gallerie e l’avvento di personalità che hanno influenzato entrambe le scene nello stesso momento, creano un fil rouge che in cinquant’anni ha connesso realtà sociali in continua definizione e messo in luce le corrispondenze tra movimenti quali Futurismo, Concretismo, Espressionismo Astratto, Arte Nucleare, Pop Art e Spazialismo.
Occasione di questa ricerca è stato lo studio della Collezione BFF che raccoglie importanti opere d’arte italiane, soprattutto del secondo dopoguerra, qui per la prima volta poste in dialogo con i loro contraltari americani.
Renato Miracco, storico dell’arte, critico e curatore, è stato Direttore di chiara fama dell’Istituto Italiano di Cultura a New York, addetto culturale dell’Ambasciata italiana negli Stati Uniti e garante dell’Italian Academy presso la Columbia University. Tra le mostre che ha curato nel corso degli anni: l’antologica su Giorgio Morandi al Metropolitan Museum di New York, la mostra su Burri, Fontana e Manzoni alla Tate Modern di Londra, l’antologica su Giacomo Balla alla Pinacoteca dello Stato di San Paolo (Brasile) e una retrospettiva sull’arte italiana degli Anni 50 e 60 all’Hirshhorn Museum di Washington DC. Attualmente è Guest Curator alla Phillips Collection di Washington DC, dove recentemente ha curato una mostra monografica su Giuseppe De Nittis.