We All Think of Ouselves As One Single Person but It's Not True
A cura di Roberto Dulio e Maria Sica
Il volume (il cui titolo cita il Pirandello dei Sei personaggi in cerca d’autore) approfondisce la figura di Ghitta Carell (1899-1972), fotografa di origini ungheresi naturalizzata italiana. Ghitta nasce in una famiglia ebrea di origini modeste e giovanissima si trasferisce in Italia, dove in breve tempo diviene la ritrattista più ricercata. Nel suo studio romano posano per lei intellettuali, attori, generali e dirigenti politici, ma anche donne di successo e membri delle case regnanti e della borghesia.
I suoi scatti in bianco e nero sono realizzati con il banco ottico: Ghitta lavora le sue fotografie ritoccandole con maestria e delicatezza, e realizza così immagini luminose e morbide, sulle quali agisce per sottrazione, rimuovendone gli strati più esterni e superficiali. È così che realizza una sorta di smascheramento, grazie al quale restituisce ai suoi soggetti non solo il volto ma anzitutto l’anima. Ghitta Carell muore a Haifa, in Israele, lasciando oltre 50 000 lastre, oggi in gran parte disperse.
Roberto Dulio è professore associato di Storia dell’architettura al Politecnico di Milano – DABC. Si occupa della cultura architettonica moderna e contemporanea e dei suoi rapporti con l’arte e la fotografia. Ha curato mostre, tra cui: Tra le due guerre: gli architetti di Ghitta Carell, 2013 e Gli architetti di Ghitta Carell, 2014. Ha pubblicato saggi e libri, tra cui: Un ritratto mondano. Fotografie di Ghitta Carell (2013); Introduzione a Bruno Zevi (2008); Giovanni Michelucci 1891-1990 (con Claudia Conforti e Marzia Marandola, 2006).
Maria Sica è funzionario dell’Area della Promozione Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Ha svolto le funzioni di Addetto presso l’Istituto di Cultura di Mosca dal 2007 al 2013 e di Direttrice presso l’Istituto di Cultura a Zagabria dal 2013 al 2016. Nel 2017 ha lavorato presso la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO. Dal 2018 al 2021 ha diretto l’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma e fino al dicembre 2023 quello di Tel Aviv. Nel 2021 ha curato il volume Enchanting Architecture. The Italian Cultural Institute in Stockholm by Gio Ponti (5 Continents Editions).