A cura di Valérie Hayaert. Prefazione di Valérie Hayaert
Il libro ÉCHO. Carnets d’atelier (2011-2017) contiene un centinaio di tavole di Fabienne Verdier, un misto di collage, disegni e testi. È il secondo volume dell’edizione di questi taccuini, che copre gli anni 2011-2017 e due grandi progetti: uno sui dipinti dei Maestri fiamminghi e uno, con Alain Rey, sul dizionario analogico Le Robert. Realizzato parallelamente al suo lavoro di pittrice, questo diario di bordo ci permette di entrare nel suo
processo creativo. È anche un commento in simbiosi con le opere di altri artisti, scrittori e scienziati. È elaborato come una proposta aperta, che permette una diversa lettura della storia dell’arte, a partire da uno sguardo fondato sull’analogia, che rinnova il nostro pensiero sulla natura. Il testo di ogni tavola è trascritto e ampliato da testi che fanno eco a quelli dell’artista.
“Come un alternarsi tra sonno e veglia, a volte dipingo, a volte leggo e scrivo. Dopo la mia esperienza in Cina, raccontata in Passenger of Silence, ecco in ÉCHO. Carnets d’atelier (2011-2017) alcune intuizioni che risuonano in me. Figlia dell’aria e della terra, osservo le forze all’opera nella natura che generano le forme. Queste risuonano nelle opere d’arte e permettono di elaborare nuove teorie scientifiche. A volte sono i testi, a volte le immagini dall’antichità ai giorni nostri a guidarci in questo diario di bordo, concepito come un dialogo con i miei contemporanei.” Fabienne Verdier.
Fabienne Verdier è pittrice; durante la sua carriera ha dovuto confrontarsi con sistemi di pensiero di diverse culture ed epoche. Questo background ha fornito materiale per diversi affascinanti libri pubblicati da 5 Continents Editions negli ultimi anni, tra cui ÉCHO. Carnets d’atelier (2017-2022), Sur les terres de Cézanne, The Song of Stars – Le chant des étoiles e Rainbow Paintings. Fabienne Verdier (di Corinna Thierolf).
Allieva della Scuola normale superiore di Parigi e professoressa di Lettere, Valérie Hayaert è una storica dell’arte e delle idee, interessata alle relazioni incrociate tra immagine, testi e linguaggio nell’età moderna in Europa. Al di là del testo, le immagini spesso diventano l’eco di molteplici aspetti: orale, musicale, gestuale, spirituale o rituale. Ha realizzato numerose pubblicazioni in francese e in inglese dedicate all’umanesimo giuridico, al simbolismo del diritto e alle rappresentazioni allegoriche della Giustizia. Attualmente ha l’incarico di Honorary Researcher presso il Centre for the Study of Renaissance dell’Università di Warwick (Inghilterra).