La terra ardente
Fotografie di Luigi Spina. Testi di Fabio Pagano e Luigi Spina
I Campi Flegrei, vicino a Napoli, sono un paesaggio sismicamente attivo che attrae e stimola la sfida. Questo luogo seduce l’anima, coinvolge la percezione e richiede di essere interpretato anziché semplicemente osservato.
Le persone hanno scelto di abitare questo territorio, caratterizzato da un’attività geologica e vulcanica unica, contribuendo a creare un tessuto sociale e a domare un territorio in perenne trasformazione: uno degli ambienti più duri, ma anche più affascinanti. Qui, l’uomo ha fatto coincidere la propria impermanenza con le imprevedibili e violente convulsioni della terra, ricavandone alcuni degli esempi più grandiosi dell’opera umana: la più antica colonia greca del Mediterraneo occidentale, Cumae; il vivace porto romano di Puteoli; le terme e le ville disseminate lungo la costa di Baia, dove gli antichi romani assaporavano la “dolce vita”.
Luigi Spina esplora questa terra dal 2020, addentrandosi in una geografia complessa e stratificata. I luoghi della memoria (siti archeologici, monumenti e paesaggi) sono i punti su cui focalizza l’attenzione, veri e propri punti di riferimento della percezione che aiutano a comprendere un mondo in cui natura, antiche rovine e forte presenza umana si fondono. In un equilibrio precario tra mimetismo e contraddizione, il paesaggio dei Campi Flegrei è oggi caratterizzato da un’intensa urbanizzazione in cui antico e contemporaneo convivono, generando un ambiente socio-culturale complesso e difficile da governare.
Nei Campi Flegrei la memoria è una presenza costante, non ancorata a gabbie temporali alternative al presente, ma in perenne e delicato dialogo con la contemporaneità. Spina esplora e fotografa luoghi come la Grotta della Dragonara, la Piscina Mirabilis, il Teatro di Miseno, l’Anfiteatro flavio di Pozzuoli, il Tempio di Apollo sulle rive del Lago d’Averno, i Templi di Venere e di Diana e si addentra tra le colline sopra Baia, per poi dirigersi verso Cuma.
Luigi Spina ha pubblicato diversi libri fotografici con 5 Continents Editions, tra cui The Buchner Boxes (2014), Hemba (2017) e Diario mitico (2017), che ha esplorato la Collezione Farnese. Con lo stesso editore ha realizzato la collana Tesori nascosti: Tazza Farnese, Il mosaico di Alessandro, San Domenico di Niccolò dell’Arca, Bronzi di Riace (2022), il progetto Canova. Quattro tempi (2020-2024), l’ambizioso volume Interno pompeiano (2023) e Figure rosse | Red Figures. La pittura vascolare dal Museo Ridola (2024).
Fabio Pagano è archeologo e direttore del Parco Archeologico dei Campi Flegrei.
Un grande fotografo racconta e interpreta il paesaggio unico dei Campi Flegrei | SkyArte
Ai Campi Flegrei, lo sguardo fotografico di Luigi Spina sulla terra che brucia | Archiportale
Campi Flegrei: tra rovine e paesaggi, Luigi Spina racconta la «Terra Ardente» | Il Mattino
Viaggio nei Campi Flegrei, dove la natura ribolle | Esquire
Campi Flegrei, tra archeologia romana e lusso dell’antichità | L’Espresso
