A cura di Jean-Hubert Martin
Visione del percorso molto personale di Jean Crotti, artista allo stesso tempo vicino e indipendente dai grandi movimenti che hanno segnato la prima metàdel XX secolo. Il catalogo della mostra espone tutto lo svolgimento dell’attivitàdel pittore: gli inizi vicini al fauvismo, il culmine dadaista e la creazione del suo movimento Tabu, la pittura più intimista degli anni venti e trenta, il gemmail e il ritorno a una pittura di ordine cosmico.
Il testo di Jean-Hubert Martin ripercorre la cronologia dell’opera di Crotti lungo tutta la sua biografia, concentrandosi su tre periodi e sulla loro interpretazione: il periodo dada, i dipinti di carattere psicologico tra le due guerre e il gemmail (processo di pittura costituito da lastre di vetro colorate, non piombate). Il catalogo è illustrato con le sessanta opere in mostra, alcune illustrazioni di confronto e alcuni ritratti di Crotti, solo o con i suoi amici Marcel Duchamp, Francis Picabia, Pablo Picasso e altri.
Jean Crotti (1878-1958) ha preso parte alla grande avventura della modernità .
Jean-Hubert Martin è stato direttore della Kunsthalle di Berna, dove ha organizzato nel 1983 la mostra «Tabu-Dada: Jean Crotti et Suzanne Duchamp». È stato in seguito direttore del Musée national d’art moderne Centre Pompidou, del Musée national des arts d’Afrique et d’Océanie a Parigi e del museum kunst palast di Düsseldorf.